Infatti l'ultimo servizio del tiggi' era dedicato proprio al film di Benigni, e il regista ha preso posto al grande tavolo del conduttore. Dicendosi felice di essere li', orgoglioso di trovarsi al Tg1. "Sono qui, al tavolo del telegiornale piu' importante. Come fate tutte le sere ad avere milioni di italiani che vi seguono?", ha chiesto a Romita. E passo dopo passo, con la scusa che "la sedia si muove da sola, guardi si sposta da sola", Benigni si e' andato a piazzare proprio accanto, spalla a spalla, al conduttore, "travolgendolo" con la sua allegria e le sue battute, dicendogli che era bello e interessante. Poi finalmente il giornalista ha potuto ricondurre il discorso sul tema, la presentazione del film "La tigre e la neve", ovvero la guerra. E li' Benigni e' diventato un fiume, e sfruttando la trama del film ha subito detto che "la guerra parte dall'Italia e poi va a finire altrove", per quindi sottolineare a piu' riprese come "le guerre hanno sempre parte dell'umanita', e allora l'artista deve andare a scovare l'anima e le ragioni delle guerre, capire perche' ci sono". Commentando inoltre che "ogni guerra si sa quando comincia, ma non quando finisce". Pur mostrandosi sempre sorridente e allegro, il regista toscano ha poi aggiunto che "questo mondo non e' ci e' stato lasciato in eredita' dai nostri padri, dai nostri nonni, e' invece un prestito dei nostri figli. E gli possiamo lasciare un mondo brutto, fumoso? La guerra una cosa insensata, volgare". E se oggi si mostra indifferenza di fronte all'orrore, "occorre invece che si mostri orrore di fronte all'indifferenza". Il finale e' stato un crescendo di gag. Benigni ha parlato ancora del suo film facendo una promozione in grande stile ed ha poi chiesto a Romita una penna e un foglio, perche' voleva firmare un "contratto" con gli italiani. Ha domandato se il tavolo fosse "un tavolo di ciliegio come quello di Berlusconi", e resosi conto che cosi' non era ha commentato "non e' che quel tavolo sta solo da Vespa?". Quindi ha scritto la formula del "contratto" che stasera ha voluto stipulare con gli italiani: "Questo film e' bello, se non vi piace do le dimissioni, le diamo io e Berlusconi, poi le do' solo io. Vi do' il prezzo il prezzo del biglietto. Questo film e' meraviglioso perche' vi voglio bene". Si e' tolto la camicia "rossa garibaldina", rimanendo con indosso la maglietta della salute, e l'ha poggiata sulle spalle di Romita, a mo' di mantello. E parlando del messaggio d'amore che il film vuole trasmettere, Benigni ha detto al conduttore "Attilio ti amo", gli ha chiesto se fosse sposato, ha voluto conoscere il nome della moglie, Angela, dicendole attraverso il video "sei una donna fortunata". Titoli di coda e sigla finale. ()