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  1. #1

    Chi mi aiuta domattina x piccolo esame di xml?Please!

    Aiuto!Chi mi aiuta x esercitazione XML di domattina?Leggete please. Vi prego.
    Ciao a tutti ragazzi appassionati di HTML, XML ed altro.
    Devo chiedervi un favore grosso, spero di ricevere un aiuto tra noi appassionati.
    Domattina dalle ore 9:00 alle 12:00 devo sostenere una prova in laboratorio su XML.
    Ancora non mi riesce molto bene questo esercizio, quindi quello che vi chiedo è se qualche buona anima domattina mi può fare l'esercizio che gli manderò e rimandarlo alla mia e-mail.
    Entro stasera quindi (meglio entro stasera, anche domattina va bene, è solo x sicurezza), chi leggerà questa richiesta di aiuto, mi scriva a andrea_mymill@hotmail.com per dirmi ok per domattina. (NON RISPONDETEMI SUL FORUM XKé nn AVRO' IL TEMPO DI LOGGARMI, FATELO SOLO CON L'E-MAIL).
    Cosi domattina io mando l'e-mail con l'esercitazione che devo fare e aspetterò la soluzione dell'esercizio.

    Questa è la risposta della mia professoressa : "La prova consisterà nella codifica di un testo e nella sua validazione contro una DTD e contro uno schema. Avrete 3 ore di tempo."

    Le sue 8 lezioni e materiali ce le ho tutte, non sono tantissime, c'è poca roba e semplice, chiara. Ve le posso mettere in un unico file winzip e mandarvele. Se invece conoscete già queste cose, tanto ma tanto meglio :-)
    Questi sono i titoli delle 8 lezioni, precisi precisi:
    1)Diapositive lezione del 17 febbraio: il corso e la la codifica
    2)Diapositive lezione del 23 febbraio: Linguaggi di codifica e Documenti XML ben formati
    3)Diapositive lezione del 24 febbraio DTD: elementi e attributi
    4)Diapositive lezione del 1 marzo: DTD: dichiarazione di entità
    5)Diapositive lezione del 2 marzo: Elementi non strutturali dei documenti XML
    6)Diapositive lezione del 10 marzo: W3C Schema: tipi semplici, tipi complessi, tipi anonimi
    7)Diapositive lezione del 16 marzo: W3C Schema: Estensione di tipi semplici, scelte fra più elementi, application profiles
    8)Diapositive lezione del 17 marzoTD vs. Schema W3C

    Spero molto in un vostro aiuto, se non ci si aiuta tra di noi... ;-)
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  2. #2
    bello sto corso
    mica ho capito quale è il problema... vuole che qualcuno gli faccia l'esercitazione? ma così non impara nulla...

  3. #3

    X favore

    Si lo so, ma il fatto è che faccio informatica umanistica e ho solo 2 esami su 18 che riguardano programmazione,html,xml.
    Questa esercitazione la so fare in parte,alcune cose non le ricordo, è che devo passarlo a tutti i costi stamani per questo chiedo un aiuto per passarlo, per favore, alle 9 vi scrivo l'esercizio e poi qualche buona anima che ha questa passione me lo rimanda. Vi pregooooooooo!!!!!!
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  4. #4

    DAI RAGAZZI E' STAMANI IL MIO PICCOLO ESAME

    Come da titolo, l'esercizio ce l'ho stamani dalle 9 alle 12, se qualcuno mi può aiutare, mi mandi la sua e-mail alla mia andrea_mymill@hotmail.com cosi io gli invio l'esercizio da fare e mi rispondete, ve ne sarò molto grati, lo devo passare a tutti i costi, cosi poi sono a posto, vi prego.
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  5. #5

    Indizio

    Ragazzi la prova consisterà nella codifica di un testo e nella sua validazione contro una DTD e contro uno schema.
    Dovrebbe riguardare quindi in particolare la lezione 8 cioè DTD vs. Schema W3C.
    Help me stamani.
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  6. #6
    ma davvero vuoi che qualcuno ti faccia l'esame?
    non ti aiuto perchè non lo ritengo etico
    se vuoi ti aiutiamo dopo l'esame a capire dove hai sbagliato

  7. #7

    Eccolo

    Verifica 1.a

    Codificare il file che segue (un brano tratto dai Malavoglia di Giovanni Verga) in modo da evidenziare tutti quelli che sono,

    a vostro giudizio, gli elementi costitutivi del testo, confrontando il testo digitale con la fotocopia. Codificare i nomi

    propri.

    Costruire poi una DTD e uno schema che rendano entrambi valido il file. Tutti gli elementi dovranno essere dotati dei

    seguenti attributi (oltre, eventualmente, da attributi specifici per ciascun elemento):

    1. un attributo di tipo ID
    2. un attributo che espliciti l'aspetto grafico del testo

    Includere inoltre l'immagine presente nel pacchetto laddove è segnalata.

    Salvare il file xml, il file dtd e il file xsd mettendo come nome del file il proprio cognome: [cognome].xml, [cognome].dtd,

    [cognome].xsd

    ================================================== ===============================
    CAPITOLO I

    Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n'erano persino ad Ognina, e ad

    Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev'essere.

    Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo,

    all'Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre

    avuto delle barche sull'acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Malavoglia di padron 'Ntoni,

    quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch'era ammarrata sul greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello

    zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Cipolla.

    Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia, erano passate senza far gran danno sulla casa del

    nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron 'Ntoni, per spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno

    chiuso - un pugno che sembrava fatto di legno di noce - Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro.

    Diceva pure: - Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve

    far da dito piccolo.

    [IMMAGINE]

    E la famigliuola di padron 'Ntoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il dito grosso, che

    comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo, perché era grande e grosso quanto il San

    Cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città; e così grande e grosso com'era filava diritto alla

    manovra comandata, e non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli avesse detto «soffiati il naso» tanto che s'era

    tolta in moglie la Longa quando gli avevano detto «pigliatela». Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, salare

    le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: 'Ntoni il maggiore, un bighellone di

    vent'anni, che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno, e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio,

    quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, «che aveva più giudizio del grande» ripeteva il nonno; Mena (Filomena)

    soprannominata «Sant'Agata» perché stava sempre al telaio, e si suol dire «donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di

    gennaio»; Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia (Rosalia) ancora né carne né pesce. - Alla domenica,

    quando entravano in chiesa, l'uno dietro l'altro, pareva una processione.

    Padron 'Ntoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi: «Perché il motto degli antichi mai mentì»:

    - «Senza pilota barca non cammina» - «Per far da papa bisogna saper far da sagrestano» - oppure - «Fa il mestiere che sai,

    che se non arricchisci camperai» - «Contentati di quel che t'ha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante» ed altre

    sentenze giudiziose.
    Ecco perché la casa del nespolo prosperava, e padron 'Ntoni passava per testa quadra, al punto che a Trezza l'avrebbero fatto

    consigliere comunale, se don Silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga, non avesse predicato che era un codino

    marcio, un reazionario di quelli che proteggono i Borboni, e che cospirava pel ritorno di Franceschello, onde poter

    spadroneggiare nel villaggio, come spadroneggiava in casa propria.

    Padron 'Ntoni invece non lo conosceva neanche di vista Franceschello, e badava agli affari suoi, e soleva dire: «Chi ha

    carico di casa non può dormire quando vuole» perché «chi comanda ha da dar conto».

    [...]
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  8. #8
    Non do una soluzione: faccio solo delle considerazioni generali.

    Innanzitutto occorre domandarsi che tipo di testo sia, quali vantaggi si possono trarre dalla codifica di un brano simile in linguaggio di marcatura e scegliere di conseguenza i marcatori adatti.

    Sarebbe stupido soffermarsi sulla sola suddivisione titolo-paragrafi-grassetto-italico e via dicendo: c'è già un linguaggio di markup adatto a questa descrizione, ed è appunto il generico (X)HTML.

    Quali sono dunque le informazioni chiave? La consegna suggerisce i nomi propri: effettivamente sarebbe utile al fine di pescare statistiche quali numero di personaggi, nomi, RELAZIONE tra gli stessi (sarebbe l'idea più originale, credo).

    L'ideale, a parer mio, sarebbe realizzare una DTD integrativa per XHTML 1.1: si possono sfruttare tutti i tag generici del noto linguaggio (noto e appropriato), integrando solo con ciò che ci interessa. Tuttavia il tuo docente non so quanto possa arrivarci.

    Attributi di stile per il testo dentro il markup?! Ma ancora qua stiamo! I CSS si possono applicare anche a documenti XML generici, perchè non sfruttarli? Vabbè, il tuo docente forse non ci arriva, fin qua.

    Cosa fare, dunque? Io imbastirei in questo modo:
    codice:
    <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
    <!DOCTYPE antologia SYSTEM "massa.dtd">
    
    <antologia xmlns="http://massa.it/antologia/">
    
    
       <informazioni_opera>
          <titolo>I Malavoglia</titolo>
          <autore href="gverga.it/biografia">Giovanni Verga</autore>
          <anno>1881</anno>
       </informazioni_opera>
    
    
       <brano>
    
          <paragrafo>
             Un tempo i <personaggio tipo="famiglia">Malavoglia</personaggio>
             erano stati numerosi come i 
             sassi della strada vecchia di <luogo tipo="paese">Trezza</luogo>;
             ce n'erano persino ad <luogo tipo="paese">Ognina</luogo>, e ad 
             <luogo tipo="paese">Aci Castello</luogo>, tutti buona e brava
             gente di mare, proprio all'opposto di quel che 
             sembrava dal nomignolo, come dev'essere.
          </paragrafo>
    
          <illustrazione tipo="foto" src="trezza.jpg">
             Foto d'epoca ritraente il vecchio paese di Aci Trezza.
          </illustrazione>
    
          <paragrafo>
             E la famigliuola di 
             <personaggio id="padron_ntoni" 
                tipo="persona" 
                ruolo="padre" 
                relazione="bastiano">padron 'Ntoni
             </personaggio> 
             era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, 
             il dito grosso, che comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio
             <personaggio id="bastiano" 
                tipo="persona" 
                ruolo="figlio" 
                relazione="padron_ntoni">Bastiano
             </personaggio>, 
             Bastianazzo, perché era grande e grosso quanto il San...
          </paragrafo>
    
       </brano>
    
    
    </antologia>
    Gli id non li attribuirei a TUTTI gli elementi, ma solo, ad esempio, ai personaggi, in modo tale da poter fare riferimento nei rapporti di relazione. Intanto farei così. Voi che ne dite?

    P.S. Grazie per lo spunto: è un bellissimo e utilissimo esercizio che fa benissimo anche a noi. Non si parla spesso di queste cose qua sul forum, purtroppo.

  9. #9

    ok

    Grazie, già che ci sei non mi puoi dire la soluzione?E' molto importante questo esame, ho passato tutto ma stamani ho quest'ultimo scoglio. Devo consegnarlo entro le 12.
    Confido in un appassionato che mi aiuti.
    Andrea Massa, studente di Informatica Umanistica all'Università di Pisa

  10. #10
    No, scusa: la soluzione, come ho premesso, non la do. Ho approfittato della tua discussione per discuterne. Possibile che tu non riesca a trarre nemmeno qualche spunto da quanto ho scritto?

    Che senso ha prendere il voto senza capire?

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