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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    Nuove frontiere SEO/SEM

    Si riprende da qui

    http://forum.html.it/forum/showthrea...readid=1222465

    Citazioni necessarie...

    Originariamente inviato da fradefra
    Troppi giudicano il SEM/SEO solo sulla base del piazzamento di certe chiavi, cosa che invece è profondamente sbagliato.

    Se non si conoscono gli obiettivi di un progetto, non si può valutare se il SEO è stato bravo o no! Da fuori tutto può sembrare giusto o sbagliato, ma solo se conosciamo l'obiettivo che ci si era posti, sappiamo se il risultato è stato raggiunto.

    Ci sono aziende, quindi, che sarebbero giudicate male perché in realtà lavorano bene con principi diversi dal posizionamento secco della chiave che porta traffico.

    Anche il lavorare sulle chiavi che convertono di più, comincia ad essere un metodo datato, anche se per alcuni è ancora il futuro.

    Certi sistemi, apparentemente non corretti, in realtà sono il futuro del posizionamento.

    In sostanza, per valutare sul serio chi fa SEO, bisogna lavorarci assieme, non osservarne il risultato dall'esterno.

    Ci sono ristoranti che da anni sono sempre vuoti, ci si chiede come mai non falliscano ed in generale si ha un giudizio negativo di loro. In realtà vivono da 20 anni. Un motivo ci sarà, no? Si vede che hanno un obiettivo che non conosciamo ed a fronte di quell'obiettivo, il titolare decide di proseguire. Noi non sappiamo qual'è, lui sì!!
    Originariamente inviato da fradefra
    Diciamo che molti ancora lavorano semplicemente sulle chiavi che portano maggior traffico, sperando così in maggiori conversioni (fare un'analisi delle chiavi che convertono, costa!)

    Altri cercano le chiavi a maggior conversion rate e lavorano su queste, perché a fronte di un certo sforzo, avranno molte conversioni.

    Alcuni, pochissimi, fanno un conto abbastanza complesso, di quanto convenga lavorare su chiavi a basso conversion rate, ma a costo prossimo lo zero, ma ne mettono assieme così tante da avere poi più conversioni.

    Il problema è che questo secondo metodo implica:
    - conoscere benissimo, ma benissimo, il settore;
    - avere molti dati pregressi (quindi significa averci lavorato per qualche anno);
    - avere i soldi per fare studi delle conversioni su migliaia di chiavi, cosa non alla portata di tutti.


    ....
    ....



    Lavorare le chiavi che convertono di più è appunto il modo di operare di chi oggi ha un approccio maturo.

    Chi va oltre, lavora invece le chiavi che convertono al costo minore, scegliendo un mix di chiavi che a bassissimo costo, ti renderebbero come una dal conversion rate maggiore, ma a costi molto superiori.

    Faccio un esempio banale. Solo esempio, eh, non prendetelo alla lettera.

    Bed&breakfast costa 10 euro e porta 10 mila visitatori con 10 conversioni. Ovvero conversion rate del 0,1%. Una conversione in sostanza costa un euro.

    Piccolo Bed&breakfast a Milano costa 0,1 cent, porta 2 visitatori, uno converte. Conversion rate del 50%. Una conversione costa 0,05 euro

    Bed&breakfast familiare a Milano costa 0,1 cent, porta 3 visitatori, uno converte. Conversion rate del 33,3%. Una conversione costa 0,033 euro

    ne trovo altre 8 così e lavoro queste. Ad un prezzo inferiore a 0,1 cent, ma diciamo anche 0,5 cent, avrò un numero di conversioni ben più alto della prima, con meno rischi, più facilmente, meno banda, meno utenti, meno gestione da fare, ecc. ecc.

    Come si arriva alle chiavi?

    Si compra una campagna PPC per due mesi, si fanno una ventina (ed anche più) di landing, si convoglia lì il traffico per un migliaio di chiavi e si sta a vedere quali convertono.

    Ovviamente non in tutti i settori è possibile. Per l'esattezza, non è possibile nei settori a traffico scarso o scarsissimo.


    approfondiamo un po' questa long tail. Tu costruisci la long tail partendo da chiavi importanti e aggiungendo vari attributi in base a quali criteri? Ad esempio :

    bed&breakfast
    bed&breakfast familiare
    bed&breakfast familiare a <nome città>
    bed&breakfast economico

    poi.. facci esempi
    intanto non ci sente nessuno

  2. #2
    Allora, Alvi, entriamo nel difficile, ma sono convinto, per averti seguito per anni, che riuscirai a capire anche in funzione delle attività che so che conduci.

    Io ho un sistema di generazione della long tail molto diverso da quello usato da altri, che mi deriva da anni di "annusamento" off-line / on-line delle persone. A grandi linee, ecco cosa faccio, ipotizzando di partire da zero.

    Per inciso, è parte della mia lezione nel corso di PPC, perché il tema in realtà è comune. Chi sa veramente fare campagne di PPC, queste cose le conosce già.

    - creo un elenco delle chiavi a buon senso
    - discuto col cliente e aggiungo ulteriori chiavi dal suo linguaggio e gergo
    - con alcuni key user del cliente, arricchisco ulteriormente (spesso il committente non sa quale linguaggio usino i suoi partner, ad esempio)
    - navigo per blog e forum e vado a trovare il linguaggio degli opinion leader (il Beppe Grillo della situazione) che influenzano enormemente le masse
    - recepisco il linguaggio dei visitatori comuni, quelli che non capiscono nulla, ma che spesso sono i nostri utenti/clienti. Ciò sempre su blog e forum.
    - leggo le riviste del settore per vedere cosa scrivono i "tecnici" della materia
    - leggo la pubblicità

    Faccio un break un istante.

    La pubblicità è fondamentale, perché dietro si porta studi di milioni di euro, che noi non potremmo fare. La pubblicità, che ci piaccia o no, influenza in modo enorme le masse e le ricerche, senza che ce ne rendiamo neppure conto. Molti termini errati comunemente impiegati, lo sono solo perché la pubblicità li usa. Es.? I pannelli solari non esistono, sono un controsenso, sono un termine profondamente errato. Si dovrebbero avere, semmai, i moduli fotovoltaici o i collettori termini. Peccato che la pubblicità parli sempre di pannelli solari, quindi...

    Capire quali contenuti e termini veicoli la pubblicità di un certo settore, significa sapere in anticipo cosa passerà nella mente della gente tra un po' (o già oggi).

    Sfruttare la pubblicità significa lavorare sul futuro, invece che sul passato. Con qualche rischio, ma quando si fa il botto, è un botto terribile (in positivo).

    Torno a bomba.

    - con questo enorme set di chiavi, me ne vado a consultare i vari tool suggeritori.

    Attenzione, i tool non li uso per limitare in base alle stime di traffico, ma solo e soltanto (questo è importantissimo) per arricchire ulteriormente con le altre proposte dei motori.

    A questo punto, la famosa campagna di due mesi.
    Notate che se ho problemi di soldi, sono proprio le chiavi più scontate ed ovvie che non compro o che compro per un brevissimo periodo, tanto per avere una conferma. Queste chiavi, infatti, so già che fanno traffico e conversione, ma so anche che costano un pacco di soldi. In questa fase non mi serve il conversion rate, quindi salto queste chiavi e mi compro le altre diecimila, per vedere che succede.

    Le chiavi le compro tutte con corrispondenza estesa ed uso un sistema di tracking che non sia Google Analytics. Così dalla campagna intercetto le chiavi cercate, invece che quelle pagate (perché GA dà solo queste, per le campagne).

    Ed ecco il primo livello di long tail, messa assieme in due o tre mesi.

    Il posizionamento inizia da qui

    Chiamo a partecipare Mariangela, che è la persona che effettivamente fa tutto ciò, grazie alla sua laurea in psicologia. Gli annunci, infatti, devono essere particolarmente curati e curati significa entrare in qualche modo nella testa delle persone.

  3. #3
    Colgo l'invito di fradfera :-)

    Si parla molto spesso delle chiavi, della long tail, ma dei messaggi di annuncio di una campagna PPC molto poco, eppure sono fondamentali. Creare dei gruppi annunci mettendo montagne di chiavi e poi inserire un solo messaggio è sbagliato, in quanto non sappiamo esattamente chi arriva alla SERP cosa stia cercando e cosa abbia in mente.

    Quindi occorre creare più messaggi, che siano attrattivi, sicuramente coerenti alla landing o alla pagina del sito a cui l'annuncio punta.

    Inoltre, per far durare a lungo la campagna occorre monitorarla ed eliminare le chiavi che ci fanno spendere molti soldi, ma che poi non covertono.

    In una delle campagne che seguo abbiamo lasciato, dopo alcuni mesi di studio, solo le chiavi in corrispondenza esatta che convertivano. La spesa si è più che dimezzata e le conversioni sono rimaste le stesse.

  4. #4
    Il concetto che vorremmo far passare è che lavorare sulla Long Tail deve avere uno sguardo orientato al futuro, non solo registrare il passato.

    Lavorare, ad esempio, sui tool di suggerimento, significa lavorare su un keyword set limitato, registrato nel mese precedente, estratto solo da ciò che comunque è il catalogo del comprato. Cioè un decimo di ciò che la gente potrebbe cercare domani.

    Tutto quello che noi (e soprattutto chi spende milioni di euro) facciamo, si riflette sul web, ma si riflette domani, non ieri!

    Persino noi di YoYo , che siamo quattro sfigati, riusciamo a scatenare interessi nuovi e sollecitare ricerche che non si erano mai neppure pensate.

    Faccio un esempio:
    - corso di uomologia
    - grafico mordi e fuggi
    - toomaki

    Sono tutte cose che abbiamo fatto nascere come interesse, con azioni mirate a tal senso. Noi sapevamo che sarebbero nate, gli altri no. Ma un osservatore attento delle nostre azioni, avrebbe potuto prevederlo.

    Quindi a volte non dovete fare pubblicità, ma leggere la pubblicità degli altri. Questo vi consentirà di prevedere la Long Tail del futuro.

    Vedete un cartellone pubblicitario che riporta uno slogan su tutti i muri della città? Tranquilli che quello slogan e parte di esso diverranno oggetto di ricerche del futuro prossimo e quindi Long Tail.

    Adesso passo la palla a voi

  5. #5
    Thread dell'anno eh?
    Vi state impegnando...grazie!

    Beh, che dire di fronte a questo?
    Alcune cose non ci avevo pensato altre si, nel mio piccolo.
    In particolare mi ha colpito il brainstorming sulle key a 360 gradi. Dal cliente alla TV, dai colleghi al web, dai cartelloni publicitari alla concorrenza, dalle riviste alla fantasia.

    Lavorare sul futuro significa anticipare un qualcosa, chi anticipa e indovina fa il botto: concordo appieno.
    Se poi si sommano collaborazioni di gente esperta nei propri campi e che convergono, allora diventa molto più semplice.

    Ottimo.

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    Metodo di lavoro lineare e professionale quello che avete esposto. Sono d'accordo sull'impatto che ha la pubblicità tradizionale televisiva/cartellonistica sulla long tail e sull'importanza dei messaggi degli annunci, etc...

    L'ultimo post non mi é molto chiaro. In pratica realizzi prodotti virtuali per testare se hanno mercato o vuoi addirittura stimolare nuova domanda? Qui però si entra nel marketing puro.

    Ora, senza scendere nel dettaglio sulla redditività, fissato un prodotto o una linea di prodotti qual é il "costo" medio o anche il tempo di "lavorazione" e poi il budget richiesto al cliente per ottenere una long tail di chiavi abbastanza efficace in grado di convertire bene?

    E' un metodo che può applicare anche un venditore, un produttore affiliato ad un'azienda che percepisce, ad esempio un 5%-10% sulle vendite oppure in questo caso il metodo non porta redditività?

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Visto che ci siamo, ho un paio di altre domande

    1)ho visto sul tuo blog che ogni tanto fai delle ricerche sull'incidenza che hanno certi aspetti delle serp sulla scelta di cliccare da parte dell'utente. Ad esempio dici che la descrizione é una discriminante importante. Hai mai fatto una ricerca sull'influenza che sull'utente invece il nome a dominio o in generale la URL del sito indicata ai piedi della descrizione del sito sulle serp?

    2)Il lavoro seo/sem ha sempre meno aspetti tecnici e sempre più aspetti strategici, psicologici,etc tutte cose appartenenti al mondo del marketing. Puoi consigliare qualche testo di marketing avanzato (non web marketing) che può essere utile ?

    grazie

  8. #8
    Le componenti di costo sono queste:
    - le risorse umane necessarie alla gestione del progetto
    - la quota da passare a Google per il PPC
    - il grafico che appronta la parte creativa della/delle landing (fondamentale, ai fini della valutazione della conversione)

    Lo sviluppatore incide di ben poco, quindi tralasciamo. Raramente si superano i duecento euro.

    Ovviamente per quanto riguarda Google dipende dal settore, ma facciamo il calcolo di investire almeno una trentina di euro al giorno, meglio 50 per tutto il periodo della prova.
    Consideriamo, però, che con una forte ottimizzazione, in certi settori bastano anche solo 5 euro al giorno!

    Per quanto riguarda le persone, servono almeno due o tre giorni per lo startup (a volte anche quattro) e poi un'ora al giorno per tutto il periodo della campagna.

    Il grafico di solito stimiamo 500 euro fisse. La grafica prodotta viene poi usata per tutte le landing.

    Diciamo che solitamente parliamo di un 5000 / 6000 euro.

    Ovviamente è una stima fatta senza un preciso progetto, quindi va presa col beneficio dell'inventario. Ho visto analisi di questo tipo fatte con 1000 euro, ne ho viste per 2000 mila.

    Quello che conta, però, per chi vuol fare il Consulente Web Marketing è imparare il metodo. Poi ognuno ne usa i criteri, tirando la coperta un po' di qua o un po' di là per rientrare nei suoi budget.

    Il metodo, per altro, è lontano dall'essere definitivo. Quei quattro gatti che lavorano così, sono in contatto tra loro per fare continue migliorie.

  9. #9
    Originariamente inviato da alvi2000
    Visto che ci siamo, ho un paio di altre domande

    1)ho visto sul tuo blog che ogni tanto fai delle ricerche sull'incidenza che hanno certi aspetti delle serp sulla scelta di cliccare da parte dell'utente. Ad esempio dici che la descrizione é una discriminante importante. Hai mai fatto una ricerca sull'influenza che sull'utente invece il nome a dominio o in generale la URL del sito indicata ai piedi della descrizione del sito sulle serp?

    grazie
    L'incidenza della URL è ovviamente più bassa di titolo e descrizione, non misurabile scientificamente, ma sicuramente presente.
    Lo dico con certezza, perché nelle ricerche effettuate da Mariangela con metodi basati sull'osservazione delle persone, alcune hanno esplicitamente detto di non aver fatto click su una certa posizione in SERP, perché la URL era incasinata. Non è tanto la presenza di parti dinamiche, ma la URL confusa a dare fastidio, a volte.
    Le persone la assimilano a spam.

    www.sitarellomio.com/pagina.asp?Id=26 non provoca alcun fastidio,
    http://www.sitarellomio.com/pagina.a...pappa=cassa234 invece sì.

    Inoltre, va fatta una considerazione.
    La gente non legge sequenzialmente. Solo i tecnici lo fanno (dall'alto al basso e da sinistra a destra, tutto). Le persone fotografano mentalmente un pezzo e lo valutano assieme. Quindi la URL è a tutti gli effetti un pezzo del messaggio, anche se percepito meno.
    Un buon uso della URL può servire a completare un messaggio rimasto incompleto tra Title e Descrizione oppure a rafforzare con un terzo canale, quanto già espresso da Title e Descrizione. A volte si opta per la prima soluzione, a volte per la seconda.

  10. #10
    Originariamente inviato da alvi2000

    2)Il lavoro seo/sem ha sempre meno aspetti tecnici e sempre più aspetti strategici, psicologici,etc tutte cose appartenenti al mondo del marketing. Puoi consigliare qualche testo di marketing avanzato (non web marketing) che può essere utile ?

    grazie
    Dici Marketing avanzato, io rispondo un bel libro a carattere psicologico ma davvero illuminante.
    Cosa pensano i consumatori di G. Zaltman

    http://www.hoepli.it/libro.asp?ty=&i...00000000&mcs=0


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