Molti colleghi concordano col sottoscritto, senz'ombra di dubbio, nel ritenere che su tale forum attorno alla svolta del millennio si sia toccato uno dei momenti più bassi in assoluto nella storia della telematica. Si fa realmente fatica a definire codesta situazione senza ricorrere a metafore dantesche. Una bolgia di ignoranti ottusi, faziosi e aggressivi che hanno fatto sistematicamente strame dello spirito cavalleresco coltivato per decenni su FIDOnet, calpestandone ignobilmente ogni più sacro valore.
Intendiamoci bene, tutti siamo in qualche misura e all'occorrenza "faziosi" pur occupandoci per mestiere di questioni variamente oggettive, e asserire il contrario dà sempre adito a preoccupazioni nell'interlocutore. Tutti abbiamo preferenze, idiosincrasie, simpatie e antipatie, quasi sempre apertamente basate su motivazioni strettamente tecniche. La faziosità si manifesta quando visioni del mondo diverse si incontrano, o si scontrano. Personalmente ho assistito a furiosissime polemiche, nei corridoi di corsi avanzati, seminari e summer schools itineranti (come la ESSL), tra compassatissimi professoroni che oggettivamente non potevano avere in tali contesti mere preoccupazioni di cadrega e di bottega, e soprattutto in ordine ad argomenti che mai nessun profano di logiche superiori, pur con una educazione tecnoscientifica, potrebbe ritenere soggetti a discussione o dissenso, come i fondamenti logici della matematica. Ma appunto il più "ignorante" di costoro aveva pubblicato articoli scientifici a non finire e almeno mezza dozzina di monografie con Springer-Verlag, dunque aveva tutto il diritto di aver maturato una visione personale del problema e di essersi affezionato a ragion veduta a qualche soluzione, non necessariamente da lui partorita.
La faziosità può anche essere volutamente teatralizzata, come spesso si diverte a fare il sottoscritto, ed è comunque un prerequisito nella teoria logica dell'argomentazione, dove si presume che esistano (almeno) due posizioni contrapposte, sia pure connesse ad una medesima base di verità fattuale (i.e. tutte le argomentazioni addotte sono parimenti corrette, quindi deduttivamente valide e fondate ossia con premesse tutte vere, o almeno cogenti ossia fondate e "forti", come le deduzioni induttive).
Ma è chiaro che ad un certo punto si deve comunque essere in grado di distinguere la verità fattuale e le misure da ogni altra inferenza, deduzione, idiosincrasia personale. Tutto ciò, evidentemente, manca nei soggetti meno preparati e in quelli nei quali la faziosità è tale da alterare e inquinare ogni capacità di giudizio (connotazione tipica, ad esempio, della discussione politica in Italia), i quali sfornano a ripetizione una stanca retorica piena zeppa di errori oggettivi, sfondoni, argomentazioni assolutamente scorrette e non cogenti nel senso tecnico sopra accennato, non sequitur come se piovesse, fallacie d'ogni tipo (ad hominem la più gettonata, ovviamente) e idiozie varie assortite.
Sui forum di PI si raggiungeva una densità di tali idiozie e scorrettezze tale che, a farne altrettanti atomi, c'era da far impallidire una stella a neutroni.


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