Penso mi stia capitando proprio in questo momento.Ti spiego come interpreto quello che mi hai scritto, scusandomi in anticipo se il tono dovesse sembrare polemico. Non lo è, inoltre la probabilità che ti abbia interpretato male è abbastanza alta.
Sapersi spiegare non è esclusiva degli insegnanti, spero. Ho spiegato concetti molto più complicati di quelli trattati nei corsi di informatica delle scuole superiori e a volte anche delle università, ma ho molto spesso avuto buoni riscontri. Certo, spiegare una cosa a voce magari con l'aiuto di una lavagna è diverso da scriverlo in un libro, ma per lo meno è un buon inizio.
Stando alle continue lamentele dei miei amici riguardanti i costi annui sostenuti per i libri dei figli, non mi risulta che gli insegnanti si stiano muovendo in tal senso. Saranno sfigati i miei amici?
Qui mi pare di capire che secondo te il sapere di un programmatore esperto si limiti a "roba" che comunque trovi da qualche parte su internet. Siamo in un forum di sviluppatori, presumo anche tu lo sia in qualche modo.. non mi sembra il caso di sminuire così la categoria (ammesso che io non abbia frainteso il tuo pensiero)
Lo scopo è esattamente l'opposto. Essendo una iniziativa no-profit, lo scopo dovrebbe essere quello di dedicare un po' del proprio tempo libero per fare qualcosa di utile agli altri.
Esempio: stabilito il programma da seguire, avendo un supporto informatico adeguato (il portale di cui parlavo ieri), 20 persone potrebbero scrivere 20 capitoli, uno a testa. In un giorno si può produrre grossomodo quello che una persona sola farebbe in 20 (tempi di integrazione a parte). Giustamente non si può chiedere a nessuno di lavorare gratis 20 giorni, ma uno magari sì...
Tra l'altro, dovendone proprio fare una questione di soldi (e non lo è), ti assicuro che quello che ci perderebbe di più sarei io, visto che la mia tariffa oraria è di gran lunga più alta di quella di un insegnante, senza contare che dovrò farmi carico di spese quali il noleggio del server ed altre eventuali...
Le case editrici presto o tardi dovranno rinnovarsi, oppure faranno la fine delle cabine telefoniche. Prova a dare un'occhiata al self publishing di Amazon o de "La Feltrinelli", loro lo hanno capito prima di tutti.
Ai miei tempi (perdonami l'espressione da anziano al bar) i libri cambiavano ogni anno, io stesso non riuscivo ad usare i testi di mio fratello, avanti di un anno rispetto a me. Poi però andando a confrontare l'edizione 1990 con quella 1991 del libro di matematica si scopriva che la maggior parte dei cambiamenti non era sui contenuti, ma sull'impaginazione. Cambiando ad esempio il font e l'interlinea, i numeri di pagine cambiavano e quando il docente diceva "fate l'esercizio x a pagina y" io non mi ci trovavo. Forse le cose sono cambiate recentemente?


Ti spiego come interpreto quello che mi hai scritto, scusandomi in anticipo se il tono dovesse sembrare polemico. Non lo è, inoltre la probabilità che ti abbia interpretato male è abbastanza alta.
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