Quote Originariamente inviata da kuarl Visualizza il messaggio
e questo si e` sempre saputo. Nei vari thread sparsi un po` tutti concordano che nell`euro non ci saremmo mai dovuti entrare, non a queste condizioni, ma uscirne ora e` tutta un altra storia.

un ultimo appunto: le aree valutarie ottimali non esistono. E` un discorso al limite, un obiettivo a cui avvicinarsi senza mai riuscire veramente a raggiungerlo. Anche perche` se applicassimo strettamente tale teoria, anche l`italia da sola non sarebbe un AVO, perche` ci sono enormi differenze economiche fra nord e sud. Dovresti fare una moneta per il nord, forte, e carta da c*lo per il sud.


Il percorso corretti sarebbe stato uniformare l`economia dell`europa e poi adottare la stessa moneta. E` stato fatto il contrario, forse sperando che col tempo le differenze si sarebbero appianate da sole. Ora c`e` qualche ardito che propone due monete, una forte per la germania, la francia e le altre economie robuste, e una debole per i piigs. Ma anche questa ipotesi, sebbene sensata, mi sembra difficile da realizzare.
So bene che anche l'italia non è una area valutaria ottimale. Sia chiaro, non mi intendo di economia, infatti parlo con le aprole degli altri.
Ma il blog di Bagnai, le parole di Borghi, le analisi di svariati premi nobel (siamo arrivati a 5 che dicono che l'italia deve fare un passo indietro nell'euro) mi hanno indotto a cercare di capire cosa sta succedendo.