Chi ha figli che vanno a scuola sicuramente saprà analizzare il problema meglio di me, però a mio avviso c'è un'enorme differenza tra "leggere qualcosa" su Mussolini e "studiarlo".
Io sospetto che questi 3 a scuola abbiano trattato Mussolini & c. "leggendo qualcosa", come dici tu, magari il giorno prima dell'interrogazione (concordata) e poi mai più sentito.
Perché? Boh!
Metodi di insegnamento diversi?
Focalizzazione su argomenti ritenuti più importanti?
Troppo poco tempo perché il programma impone di stare 5 mesi sulla rivoluzione francese e poi all'ultimo non c'è più tempo per fare il '900?
Troppe materie (molte delle quali inutili) e quindi gli insegnanti non hanno più la possibilità di spremere per bene, interrogare, risentire più volte gli studenti su un argomento?
A mio avviso per "studiare" un argomento va inserito in un contesto più organico di approfondimento: non la storiella "Mussolini è salito al potere nel... ed è morto nel...", ma capire il PERCHÉ degli eventi.
In questo modo qualcosa rimane.
Questi 3 è impossibile che non lo abbiano studiato, ma è proprio questa la cosa sconvolgente: non è rimasto niente nelle loro teste!