suvvia, se nella mentalità _ottusa_ degli italiani una donna incinta produce meno di una non incinta un motivo ci sarà.
Forse sarà _anche_ dovuto al fatto che una donna incinta "può" permettersi di :
- assentarsi 3 mesi prima del parto con "gravidanza a rischio"
- assentarsi 6 mesi dopo la gestazione ( quindi i primi 3 mesi di nascita del neonato ) se il neonato ha bisogno di essere accudito

oppure ancora più italiota la classica funzione di "incubatrice di pargoli" non appena la donna viene assunta in un'azienda e magari rischia di esser licenziata per motivi oggettivi.

Purtroppo come dice Rebelia, chi ne perde è la società, a discapito di furbi ( da un lato e dall'altro ).

Io da padre, avrei preferito avere la possibilità di esser messo in paternità per X mesi in modo da non far gravare l'assenza solo a mia moglie.

Ci sono però tempi dove la paternità non potrebbe essere applicata ( es. durante la gravidanza, se è a rischio ) e durante l'allattamento (specialmente nei primi mesi ) dove il padre ha ben poco da offrire al neonato.