Quote Originariamente inviata da valia Visualizza il messaggio
ti rispondo (e poi richiudo il silenzio con te) facendoti notare una sottigliezza che a molti sfugge: le dimissioni avvengono secondo coscienza (?) o avvengono prima che tu venga fustigato pubblicamente. In ogni caso, essendo dimissioni, è la volontà della persona a dire "io me ne vado", non esiste nessuna legge dello stato che implica che tizio si dimetta e ti dirò che io apprezzo il gesto.
Quello che qui si vuole fare è una legge che dica "visto che per un motivo qualsiasi tu sei in un registro degli indagati o conosci un mafioso, tu devi lasciare tutte le cariche perché sei un reietto sicuramente colpevole". Questo è un principio che uno stato di diritto non può seguire.

Detto questo, divertitevi
questi estremismi non mi piacciono, diciamo che :

- Dato che sono un personaggio politico e che le mie scelte possono influire diverse migliaia di miei concittadini, per evitare di arrecare danni di immagine al partito, per evitare di creare disagi negli uffici dove opero, per evitare di creare giustificazioni o attacchi da parte di chi mi deve accusare, rassegno le mie dimissioni in attesa che tutto venga chiarito. Se ho ragione io mi pagate il danno subito, se ho torto finisco in galera.

Cosi funzionerebbe in gran parte del mondo.
In Italia è un WIN/WIN ( se sono innocente mi pagate il danno subito, se sono colpevole mi protegge l'immunità che mi viene conferita... )