
Originariamente inviata da
valia
ti rispondo (e poi richiudo il silenzio con te) facendoti notare una sottigliezza che a molti sfugge: le dimissioni avvengono secondo coscienza (?) o avvengono prima che tu venga fustigato pubblicamente. In ogni caso, essendo dimissioni, è la volontà della persona a dire "io me ne vado", non esiste nessuna legge dello stato che implica che tizio si dimetta e ti dirò che io apprezzo il gesto.
Quello che qui si vuole fare è una legge che dica "visto che per un motivo qualsiasi tu sei in un registro degli indagati o conosci un mafioso, tu devi lasciare tutte le cariche perché sei un reietto sicuramente colpevole". Questo è un principio che uno stato di diritto non può seguire.
Detto questo, divertitevi