Non darei per sicura la vittoria dei 5 stelle alle prossime elezioni.
Si votrà fra parecchi mesi, e nel frattempo il clamore si sarà calmato e molti elettori saranno ammansiti dalla pervasiva e abile propaganda. Dopotutto chi ha votato PD per una vita, non aspetta altro che una buona scusa da sentirsi dire per continuare a votarlo. Cambiare voto sarebbe come ammettere di essersi sbagliati (questo è uno dei motivi dell'astensionismo in crescita: chi ammette che il PD o FI siano invotabili, spesso non riesce a fare il passo ulteriore per votare chi fino a ieri era visto come "il nemico").
Se in Liguria sono riusciti a rivotare come presidente della regione gente del PD-PDL nonostante 15 anni di alluvioni, frane e morti evitabilissimi a fronte di perenni furti ai danni della cosa pubblica, non vedo perchè i romani non possano continuare a votare PD o PDL nonostante inciampi di questo genere.
Secondo me il consenso strutturale del m5s è del 25%, che si contrappone allo zoccolo duro degli altri partiti (chi li ha votati per una vita e non cambierebbe voto manco se scendesse Gesù Cristo a spiegargli dove sbagliano) + voto di scambio + voto di convenienza personale + astensionismo (che matematicamente va semplicemente a favore dello status quo).
Credo in un ballottaggio dove il candidato sindaco 5 stello potrebbe accedere, ma non in una sua vittoria. E più passa il tempo dalle dimissioni di Marino alle nuove elezioni comunali, meno possibilità ci saranno che il 5 stelle possa vincere. Il tempo, infatti, gioca ad esclusivo favore della propaganda e della leggendaria brevità di memoria degli italiani.

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