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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    io sono sempre stato dell'idea che l'unico modo di far fronte al doping e' "legalizzarlo" e fare delle gare parallele (come ad esempio si fa con le para-olimpiadi) in cui lasciar gareggiare chi fa uso di certe sostanze. per contro, se chi gareggia nelle competizioni "pulite" viene beccato con anche un solo parametro fuori limite anche se per pochissimo, viene radiato da ogni competizione agonistica (e intendo sia quelle "dopate" che quelle "normali")
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  2. #2
    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    io sono sempre stato dell'idea che l'unico modo di far fronte al doping e' "legalizzarlo" e fare delle gare parallele (come ad esempio si fa con le para-olimpiadi) in cui lasciar gareggiare chi fa uso di certe sostanze. per contro, se chi gareggia nelle competizioni "pulite" viene beccato con anche un solo parametro fuori limite anche se per pochissimo, viene radiato da ogni competizione agonistica (e intendo sia quelle "dopate" che quelle "normali")
    Non credo sia il caso di legalizzare pratiche dannose per la salute.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da lucavizzi Visualizza il messaggio
    Non credo sia il caso di legalizzare pratiche dannose per la salute.
    a prescindere dal fatto che tanto gia' lo fanno, magari anche nelle mani di ""dottori"" senza scrupoli?

    forse legalizzando o, per meglio dire, facendole fare alla luce del sole, chissa'.. si potrebbe anche cercare di controllarne i rischi.

    comunque ricordo un'intervista fatta ad un medico dello sport che, sostanzialmente, diceva che la reale causa del doping, il vero colpevole che spinge un atleta a doparsi e' il pubblico che (quasi) pretende prestazioni sovrumane dagli atleti, pena il fatto di non seguire piu' determinati sport e quindi facendo crollare tutto il giro d'affari che ci ruota attorno.

    e a pensarci bene, non e' che abbia tutti i torti: chi guarderebbe una gara dei 100m corsi in 10", una gara dei 1500m stile libero nuotata in 16' o il giro d'italia dove ogni tappa e' percorsa da ciclisti ai 40 all'ora anziche' ai 60 (senza contare le tappe in salita...)?

    il pubblico vuole sempre di piu' e per accontentarlo (e farci dei soldi) si finisce col doping per andare sempre "un po' piu' in là"
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  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    a prescindere dal fatto che tanto gia' lo fanno, magari anche nelle mani di ""dottori"" senza scrupoli?

    forse legalizzando o, per meglio dire, facendole fare alla luce del sole, chissa'.. si potrebbe anche cercare di controllarne i rischi.

    comunque ricordo un'intervista fatta ad un medico dello sport che, sostanzialmente, diceva che la reale causa del doping, il vero colpevole che spinge un atleta a doparsi e' il pubblico che (quasi) pretende prestazioni sovrumane dagli atleti, pena il fatto di non seguire piu' determinati sport e quindi facendo crollare tutto il giro d'affari che ci ruota attorno.

    e a pensarci bene, non e' che abbia tutti i torti: chi guarderebbe una gara dei 100m corsi in 10", una gara dei 1500m stile libero nuotata in 16' o il giro d'italia dove ogni tappa e' percorsa da ciclisti ai 40 all'ora anziche' ai 60 (senza contare le tappe in salita...)?

    il pubblico vuole sempre di piu' e per accontentarlo (e farci dei soldi) si finisce col doping per andare sempre "un po' piu' in là"
    Io penso invece che sia l'ego e la voglia di vincere, primeggiare, essere il migliore di ogni atleta la reale causa del doping.

    Il medico intervistato farebbe meglio a dire che ci sono anche medici che hanno studiato e studiano come farla franca, alzando costantemente il limite delle prestazioni sportive.

    Iniziano da ragazzini con la voglia di essere qualcuno, di arrivare, genitori ed allenatori chiudono gli occhi anche al vicino di sedia pur di vedere loro figlio vincente.

    Legalizzando il doping credo arriveremo ad atleti che durano lo spazio di 2 anni per poi morire di chissà quale cosa.
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

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