Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
Gli utenti secondo me solo in parte sono colpevoli.

Io posso essere anche il più accorto sul pianeta, ma facciamo un'ipotesi:

- la mia policy è di lasciare che i miei amici possano vedere la mia lista contatti
- ho qualche post politicamente interessante (per es. un articolo riguardo ad una vicenda specifica)
- un amico "pirla", un bel giorno, decide di fare quiz (o di usare quell'app, o quel giochino). Non si accorge che fra i permessi necessari c'è la lettura della lista contatti.

Potenzialmente, anche io finirei "schedato" perché Facebook permette ai miei amici di leggere quei dati, e di conseguenza anche le applicazioni che vengono utilizzate dai miei amici possono farlo.

O no?
come ho detto anche nel mio primo post, concordo con te che la gestione della privacy di FB sia al limite del ridicolo anche se, essendo un "social" e quindi sostanzialmente un sito dedicato al <farsi-i-fatti-degli-altri>, il discorso privacy assume sfumature particolari.

tralasciando questo aspetto pero', la responsabilita' di cio' che viene condiviso e' pur sempre di chi pubblica e se pubblichi qualche cosa di particolare su di "te" o che in qualche modo ti puo' "catalogare", devi essere consapevole gia' a priori che e' un po' come metterlo in piazza.

alla fine e' la stessa cosa che succedeva quando confidavi o dicevi qualche cosa ad un tuo amico fidato e poi questo l'andava a raccontare al suo amico fidato e poi questo lo raccontava al suo ...ecc. in epoca pre-social.

Ora con FB succede piu' o meno la stessa cosa, pero' elevato all'ennesima potenza.

quello che pero' infastidisce moltissimo e' il modo estremamente subdolo in cui certe informazioni vengono carpite. non hanno neanche il buon gusto di dirti <tutto quello che scriverai potra' essere usato contro di te>