Personalmente trovo che quell'area (città dell'arte e della scienza) sia magnifica perché è molto integrata, tutto è in armonia rispetto all'ambiente circostante. È letteralmente una città nella città. A Barcellona c'è un altro ponte di Calatrava, con la sua solita forma ad arco... anche qua è ben integrato ed oltre ad essere bello non fa a pugni con l'ambiente.
Personalmente credo che il ponte che ha fatto a Venezia, per quanto magnifico di per se, non c'entra nulla con il contesto di una città così storica e particolare, non si integra e mi sembra un po' una cafonata.
Se dovessi dare un giudizio, fra le sue opere forse è quella che in generale mi piace meno.
Onestamente non ricordo, mi sembra fossero lamentele generiche ma ricordo che uno dei punti salienti era il fatto che se nel progetto il costo è X, nella realtà il costo è quasi sempre (a loro dire) almeno X*2.
Non ho idea se sia vero, ma non stento a credere che architetti di quel calibro sottovalutino ampiamente i costi e gliela si faccia passare liscia solo perché sono delle star.
no, non avevo capito la tua risposta: pensavo stessi dicendo l'esatto opposto, cioe' che la colpa fosse totalmente sua
per quanto riguarda cosa gli si contesta, direi che la funzionalita' viene al primo posto; poi possiamo parlare dell'estetica, non e' semplice integrare un ponte in un contesto come quello veneziano e ci sta - a mio avviso - che si inserisca qualcosa di totalmente diverso, ma l'aspetto e' secondario e un po' va anche a gusti, per certi versi
allora prova a ridirlo: si, la colpa è tutta sua.
il motivo è semplice e palese: è suo il progetto.
è sua l'idea idiota di fare gradini irregolari di vetro liscio in discesa e in salita dove c'è acqua e gelo!
è sua l'idea criminale di fare un passaggio in vetro liscio in discesa e in salita dove c'è acqua e gelo!
qui non è questione di cattiva esecuzione
riguardo alla contestazione di cui parli mi riferivo a quello che dicono i catalani, chiedevo lumi a Inessuno
Ricordo bene che si cominciò a parlare di problemi col ponte di Calatrava quando scoprirono che i punti di aggancio agli estremi del ponte non erano in grado di supportare l'enorme spinta dell'arcata. Problemi che innescarono un grosso ritardo nella sua realizzazione e comportarono un forte incremento della spesa. Dovettero infatti rifarli da capo perché gli argini non erano in grado di reggere.
Francamente dubito che tale problema possa essere addebitato allo studio di un architetto, molto più probabilmente infatti Calatrava fu solo il caprio espiatorio chiamato a pagare per capitolati sbagliati e redatti da altri.
Come conseguenza, cercare di recuperare risparmi impiegando materiali non adatti allo scopo (e non previsti dallo stesso Calatrava) è stata un'altra magagna provocata da una commissione di controllo fatta di incapaci.
Ultima modifica di webus; 01-12-2018 a 15:16
Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)
scusa reb... ma occuparsi del progetto è suo compito in toto. lo ha firmato lui, o no?
gli architetti non fanno solo "il disegnino".
se avessero cambiato pavimentazione, inclinazione, dimensione del calpestio a sua insaputa non sarebbe più suo
e se così fosse, visto che sarebbe lui a rimetterci la faccia per cause altrui, avrebbe di che incazzarsi. anche legalmente, viste le conseguenze.
capisco il garantismo fino e prova contraria... ma qui mi pare che non ci siano tanti dubbi.
se poi hai documentazione sul fatto che il progetto gli è stato cambiato, ma che comunque riporta ancora il suo nome "a sua insaputa"... per favore rendici edotti