si
no
indeciso
È che ci sono un sacco di equilibri che vengono toccati.
Per esempio un pdr può eleggere 5 senatori come prima (salvo il fatto che durerebbero 7 anni e non per tutta la vita). Ma il senato si riduce a un terzo di come era prima. Quindi i 5 senatori eletti dal pdr hanno maggiore peso (5 voti su 315 prima, 5 voti su 100 con la riforma) . quindi il pdr avrebbe un potere maggiore sul senato (che non è detto sia un male).
questa infatti e' la parte che da un lato mi... uhm... "preoccupa" (siamo comunque una democrazia ormai rodata, da qui le virgolette) e dall'altro pero' mi ispira "sbloccare", perche' ho sempre patito parecchio i governi ostaggi di piccole minoranze (che - per i piu' gggiovini - non sono una novita' degli ultimi anni, ma una costante nella vita della repubblica da... beh, almeno da quando me ne ricordo io, cioe' molto)
Dovendo intervenire sul senato, è inevitabile.
Sulla democrazia odierna ci si potrebbe discutere
Non che non siamo in democrazia, anzi... Ma essere continuamente ostaggio di minoranze e procedure sub ottimali alimenta lo scontento del popolo, da cui nasce la tirannia sotto scroscianti applausi (e vaffa)
Comunqueni i pesi e i contrappesi sono stati messi.
Il mio parere del tutto personale è questo: se tutto sommato la direzione ti piace, e magari reputi quel che sarà la nuova costituzione migliorativa rispetto all'attuale in molti punti, allora vora si.
Perché questo è frutto di un accordo e di discussioni durate 2 anni e 6 votazioni (escludendo il pregresso sul quale ci si è comunque basati) da parte di 900 teste divise in due camere.
Resta il fatto, inoltre, che il fronte del No ha tanti rami con una propria idea di riforma (c'è chi dice che il bicameralismo paritario va bene così, chi vuole il presidenzialismo, chi l'abolizione completa del senato).
Dubito che si riuscirà a trovare una nuova sintesi decente. E dubito che, se accadesse, si discosterebbe sensibilmente da questa.
Poi nessuno ha la sfera di cristallo, potrebbero stupirci con un semipresidenzialismo bicamerale carpiato federale che si adatta perfettamente all'italico sistema.. Tutto può essere![]()
Sì, ci sono. Il Senato non è del tutto svuotato di competenze, può sempre presentare propri disegni di legge, può richiedere di esaminare e modificare le leggi proponendolo alla Camera, mantiene comunque la funzione legislativa assieme alla camera per leggi fondamentali quali le leggi costituzionali, la legge di bilancio, le normative regionali ed europee, e tutte le altre competenze previste dall'art.70.
La Corte Costituzionale acquisisce un potere maggiore, visto che dovrà esaminare preventivamente le leggi elettorali e le modifiche alle stesse dando il parere di costituzionalità prima che tali leggi vengano applicate (il che vuol dire che non potrà accadere, come è successo per il Porcellum, che una parte dello stesso venga dichiarata incostituzionale dopo che è servita per due elezioni politiche!).
E' introdotto (e questa è una vera novità) il referendum propositivo, ovvero la possibilità di proporre una legge o una modifica di legge tramite referendum popolare (finora esisteva solo l'abrogativo).
E' inserito in costituzione un comma per la tutela delle minoranze parlamentari.
Una critica che alcuni sostenitori del NO muovono alla riforma è che il fatto di accentrare la funzione legislativa ordinaria nella sola Camera, camera che verrà eletta con l'Italicum che come noto è un sistema che assegna la maggioranza dei seggi a chi vince le elezioni, darebbe troppo potere al governo, visto che avrebbe a disposizione una maggioranza stabile e definita per far passare i propri provvedimenti senza ostacoli in una camera sola.
Di converso, i sostenitori del SI sostengono che questo assicurerebbe al paese una governabilità stabile, senza mettere a rischio il governo che spesso negli ultimi decenni, con il bicameralismo, si è trovato ad avere la maggioranza in un ramo nel parlamento e una maggioranza risicata o addirittura inesistente nell'altro, con rischio di stallo e spesso di crisi di governo.
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016...ce-no/3192413/
26.000 scalmanati che si oppongono all'interesse nazionale.Manfredonia, referendum su costruzione del deposito gpl in città: quorum raggiunto, il 96% dei cittadini dice no.
Un No netto da parte di quasi 26mila cittadini. E un plebiscito che, dopo una battaglia istituzionale-burocratica, potrebbe scrivere una pagina storica non solo per Manfredonia ma anche per l’Italia intera nella lotta alla salvaguardia del territorio da progetti “calati dall’alto contro il volere locale”, come li ha ribattezzati Al Bano, schieratosi al fianco degli abitanti della città in provincia di Foggia. Quella che viene ricordata come la Seveso del Sud, a causa dei gravi incidenti del petrolchimico di Stato Ex Enichem (il più grave nel 1976), domenica 13 novembre si è opposta, con un referendum, alla costruzione del deposito di Gpl più grande d’Europa voluta dal colosso Energas.
Fortunatamente, col nuovo art. 117 comma 4, non potranno più, gli scalmanati, mettere i bastoni fra le ruote.
Clausola di supremazia e via.
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Ultima modifica di vonkranz; 16-11-2016 a 15:23
...and I miss you...like the deserts miss the rain...
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
il PDC oggi non può sciogliere le camere; e nemmeno se passa il sì
il PDC oggi non può decidere di lasciare a casa un ministro; e nemmeno se passa il sì
se passa il sì il partito che vince le elezioni con l'italicum non potrà nemmeno scegliersi in autonomia il presidente della Repubblica perché non avrà comunque i numeri per eleggerlo da solo.
se passa il sì il partito che vince le elezioni non può riscriversi la costituzione a proprio piacimento, perché una delle funzioni del nuovo Senato sarà quella di essere competente sulle Leggi di revisione della Costituzione (vedi http://www.eticaeconomia.it/ruolo-e-...ostituzionale/)
Vorrei capire di preciso cosa si intende quindi con "deriva autoritaria" per i sostenitori del No (nemmeno un oratore del calibro di Berlusconi è riuscito a spiegarlo)
Se deriva autoritaria significa avere una larga maggioranza che legifera con meno resistenze o se riguarda il riordino di certe competenze allora bisogna che ci accontentiamo di come siamo ora.
Però poi non ci lamentiamo più se certe leggi (tipo quella sulle unioni civili) da noi arrivano sempre più tardi rispetto ad altri Paesi europei che viaggiano al doppio della nostra velocità, o se per costruire un metanodotto che passa per <n> regioni bisogna tenere conto di ciascuna legge regionale prima di farlo.
O se passeranno altri 20 anni per rivedere una riforma costituzionale, semmai vincesse il no.
Ci serve un Paese governabile e legislature stabili, non governi che siano ostaggio di mentecatti in Senato a cui basta essere comprati per ritornare alle elezioni...
Ultima modifica di fcaldera; 16-11-2016 a 19:40
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