Io credo che dovrebbe essere una cosa fatta per gradi:
per primo: parificazione delle coppie di fatto, siano esse etero o omo, a quelle "classiche", con egual diritti e doveri, quindi reversibilità successione e quant'altro, ma anche responsabilità e obblighi.
Così allora la società potrà cominciare ad accettare anche questa nuova situazione, che per molti ancora non va bene perché "diversa" da quella che è la tradizione.
Una volta che le coppie di fatto, etero o omo che siano, saranno completamente integrate dalla società "tradizionale" (maledetti tabù religiosi) allora potremmo cominciare a parlare di adozioni, figli, ecc.. perché è vero che è meglio un bimbo amato da due papà o due mamme piuttosto di un bimbo chiuso in un orfanotrofio, però è anche vero che non siamo ancora pronti ad accettare una situazione del genere (almeno la maggior parte della società); mi metto nei panni del bambino quando avrà tra gli 8/10 anni e i 16/18, per com'è adesso la società sarà facilmente vittima di bullismo e prese in giro da parte dei coetanei perché "diverso".