Quote Originariamente inviata da U235 Visualizza il messaggio
Dunque... vediamo se ho capito bene:
Una coppia (o anche semplicemente due esseri di sesso opposto che si dichiarano tali) di migranti "economici" sbarcano in Italia, lei è al nono mese e puft! appena arriva in territorio italiano ci sforna fresca fresca la "risorsa" (così viene definita da molti, il che è tutto un dire...) direttamente già italiana... ok... ma a quel punto il bimbo ha tutti i diritti di stare in Italia, quindi (ipotizzo) per non rimanere da solo in Italia e visto che il padre e la madre non hanno diritto di restare, dovrebbe finire dove? in orfanotrofio? o comunque strappato alla sua mamma? oppure se lo portano dietro e lo rimandano quando è già grande (e magari già ben formato secondo ben altre realtà) dicendo: "ecco! ripigliatevi questo italiano!"?
mmm... sarà mica che si dovrà dare la cittadinanza anche al padre, alla madre, magari ai fratelli e perché no?!? al nonno alla nonna...
mmmmm... e sarà mica quello il vero intendo? ti immagini che sogno per il PD... niente più problemi di migranti! esiste un problema "migranti" perché ci sono dei migranti che entrano illegalmente?!? e beh facciamo tutti italiani e abbiamo risolto il problema! facile no!
Mi ricorda tanto il problema della diseguaglianza tra i contratti protetti dall'art. 18 e gli altri... e che problema c'è! togliamo l'art. 18 è abbiamo risolto! ma potrei anche ricordare il tizio che per risolvere il problema della spia nel cruscotto "avrebbe" voluto guidare senza guardare per più di tre secondi.
Guarda che dovrebbe essere così:

Cosa cambierebbe
La nuova legge introduce soprattutto due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni: si chiamano ius soli (“diritto legato al territorio”) temperato e ius culturae (“diritto legato all’istruzione”).
Lo ius soli puro prevede che chi nasce nel territorio di un certo stato ottenga automaticamente la cittadinanza: ad oggi è valido ad esempio negli Stati Uniti, ma non è previsto in nessuno stato dell’Unione Europea. Lo ius soli “temperato” presente nella legge presentata al Senato prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni.
Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:

– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.


Un bambino nato in Italia da due migranti arrivati ieri non avrà mai la cittadinanza italiana se non così:

L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae, e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.