Quello che il dr. Borsellino indendeva sottolineare credo sia la differenza tra ciò che emerge in base legge, e ciò che possiamo dedurre in base alla nostra valutazione (sempre attenta e coscienzioisa). E' un aspetto del giudizio dell'opinione pubblica e di ognuno di noi che anche io ebbi modo di sottolineare e "difendere"
Molti quando c'è un processo dicono "aspettiamo la sentenza definitiva" (e lo dicono tendenzialmente in base alle convenienze/pregiudizi) e già in passato ho detto che è sbagliato, e che in alcuni casi, al di là dell'accertamento giudiziario, per me i fatti certi possono esser già sufficienti (mentre possono non esserlo per la legge, magari solo per questioni tecniche e non sostanziali). E credo sia giusto che sia così per tutti. La legge per essere efficace dev'essere anche basata su un'etica, diciamo, "sociale", ma poi nell'applicazione entrano in gioco altri elementi, che non sono invece rilevanti in una nostra valutazione. Allora un magistrato è bene che spieghi che per quanto la legge poggi su basi che non sono su Marte, i cittadini devono valutare, sopratutto i politici, in base a quella che è la loro valutazione, senza rimettersi alle sole sentenze.
(...poi che questo significhi "limitare i diritti" mi pare sia un'invenzione tutta nkosiana )

Quote Originariamente inviata da Nkosi Visualizza il messaggio
non è questione di toghe rosse o nere. E' questione che se un magistrato, durante un ' indagine su un architetto trova il nome di un politico, è costretto (fortunatamente) a indagare. Dopo di che magari il politico non ha fatto niente di illegale. Stopparlo, magari per dieci anni, solo perché gestiva appalti... non è sempre giusto. A meno che una non abbia voglia di tribunali popolari. Tu hai voglia di tribinali popolari?
Aparte i tuoi erroretti che trovo sempre , com'è 'sta cosa dell'essere costretto ad indagare se c'è un politico? No, perchè questa non l'avevo mai sentita... Dove l'hai letta?