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  1. #41
    Quote Originariamente inviata da chumkiu Visualizza il messaggio
    Non è esatto (mi intrometto perché sono nato e vissuto a Taranto).
    Non muoiono solo i lavoratori, ma anche chi vive nel raggio di 100km. E a volte non si muore direttamente ma ci si ammala in modo cronico. E magari invece di farti la tua sacrosanta vita fino a 70 o 80 anni.. arrivi solo a 50. Ma questa mica viene conteggiata come morte sul lavoro.

    Stessa cosa avverrebbe giocando al ribasso con le regole che garantiscono la sicurezza dei lavoratori.
    Posso PRETENDERE di lavorare sapendo di tornare a casa la sera sano e salvo? O devo cedere il posto a chi ha voglia di rischiare la propria vita perché disperato o perché magari non gliene frega nulla? Perché poi alla fine là si arriverebbe. Ci hai mai pensato?

    Il problema c'è. Ma è dovuta a una globalizzazione fatta ad minchiam. Non è adeguandoci alle nazioni che sui diritti umani sono 50 anni indietro che risolviamo il problema.

    EDIT: il problema lo risolvi. Ma ne crei altri.
    Mio cugino primo lavora all' ILVA da 30 anni, comunque sì muoiono e si ammalano anche fuori dalla fabbrica, ma di fatto è accaduto quello che ho descritto sopra.

    Ecco meno male che almeno hai messo a fuoco il problema, globalizzazione e regole del mercato fatte da incapaci cronici e poi aggiungerei anche che a noi italiani piace farci del male da soli e le imprese non sono viste come una risorsa, ma come un bersaglio da colpire ogni 3x2

    Io ho fatto l'operaio x 10 anni quindi capisco ma a te e reiuky vorrei dire che la battaglia per il rispetto delle regole comuni o il non rispetto, datore di lavoro e impiegato la combattono assieme, la devono combattere assieme.

    Ci sono millemila aziende che chiudono, altri che se ne vanno dall' Italia, un amico imprenditore con 60 dipendenti ha chiuso, preso famiglia e 4 figli e se n'è andato in Australia e la maggior parte se ne va perché non ce la fa non per andare a sfruttare il lavoro in Australia capito? non ce fa non riesce ad andare avanti.
    I'll see you on the dark side of the moon

  2. #42
    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Si le leggi sulla sicurezza del lavoro, che neanche chi deve controllare sa inerpretarle, si "interpretarle" perchè pensate e scritte da incompetenti patentati.

    E' tutta una questione di interpretare e quindi molti lo fanno come meglio credono.
    Verissimo, a me che non ho dipendenti chiedono cose incredibili, poi quando faccio notare che non ho dipendenti cadono dalle nuvole e rimangono interdetti e sai perché?
    Perché spesso scaricano dal web i PDF e li girano direttamente a noi senza nemmeno leggere cosa c'è scritto, poi nel 99% dei casi si finisce col litigare. questo per far capire in che mani siamo.

    Potrei raccontare quello che mi è successo ultimamente ma evito perché non vorrei parlare di me ma del mondo del lavoro in generale.
    I'll see you on the dark side of the moon

  3. #43
    Quote Originariamente inviata da axsw Visualizza il messaggio
    Mio cugino primo lavora all' ILVA da 30 anni, comunque sì muoiono e si ammalano anche fuori dalla fabbrica, ma di fatto è accaduto quello che ho descritto sopra.

    Ecco meno male che almeno hai messo a fuoco il problema, globalizzazione e regole del mercato fatte da incapaci cronici e poi aggiungerei anche che a noi italiani piace farci del male da soli e le imprese non sono viste come una risorsa, ma come un bersaglio da colpire ogni 3x2

    Io ho fatto l'operaio x 10 anni quindi capisco ma a te e reiuky vorrei dire che la battaglia per il rispetto delle regole comuni o il non rispetto, datore di lavoro e impiegato la combattono assieme, la devono combattere assieme.

    Ci sono millemila aziende che chiudono, altri che se ne vanno dall' Italia, un amico imprenditore con 60 dipendenti ha chiuso, preso famiglia e 4 figli e se n'è andato in Australia e la maggior parte se ne va perché non ce la fa non per andare a sfruttare il lavoro in Australia capito? non ce fa non riesce ad andare avanti.
    Ci sono millemila motivi per cui le aziende chiudono. Millemila motivi per cui la burocrazia è insostenibile e millemila cose che devono essere migliorate, snellite ecc.

    Ma non quelle sulla sicurezza del lavoro.

    Incuriosito ho sentito mio fratello che di lavoro fa proprio questo (oltre ad essere stato imprenditore nel settore edile per tanti anni, ora è responsabile/consulente della sicurezza di varie aziende). Ho chiesto esplicitamente dell'argomento e la risposta è stata questa: Le regole sulla sicurezza sono giuste, ci sono tantissime altre cose da snellire che sono più per agevolare il controllo piuttosto che proteggere l'incolumità dell'operaio (mi ha fatto l'esempio di un saldatore multato perché la mattina gli era andato a fuoco il tesserino di riconoscimento e il pomeriggio sono venuti gli ispettori che trovandolo senza tesserino l'hanno multato [o lui o l'azienda o entrambi. non ho capito]).

  4. #44
    Quote Originariamente inviata da axsw Visualizza il messaggio
    la maggior parte dei lavoratori ha detto "Preferiamo morire di lavoro che di fame quindi non chiudete questa fabbrica"
    Scusate la durezza, ovviamente mi riferisco a chi "pensa" che morire di lavoro ( nel caso dell'Ilva ovviamente si parla di tumori ) sia "meno grave" che non morire di fame ( tra l'altro nemmeno i barboni in Italia muoiono di fame ).. Secondo me questa gente non ha vissuto il supplizio di vedere una persona cara andarsene via a causa di questa bruttissima malattia e spero per loro che non gli capiti mai..

  5. #45
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da Reiuky Visualizza il messaggio
    Non credo che salassando una ditta DOPO la morte di un lavoratore permetta di diminuire il numero di morti.
    Non penso che una ditta "poco seria" obbligata ad esser certificata, permetta ai suoi operai di applicare tutte le norme di sicurezza ogni giorno.
    Anzi, penso che una volta spesi i soldi ( migliaia .... MIGLIAIA di euro !!!!) per un documento che occuperà solo spazio sugli scaffali, gli operai dovranno lavorare ancor più velocemente per guadagnare i soldi spesi ed il tempo perso.

    Poi vogliam parlare del documento?
    Migliaia di euro per una copia uguale a quella di altre 100 aziende.
    Quanto può esser utile? Quanto può realmente valere?

    Quote Originariamente inviata da Reiuky Visualizza il messaggio
    Tutti lavorerebbero senza la minima sicurezza, sperando che non accada niente, cercando di correre ai ripari a fatti accaduti e cercando di pararsi il culo con false dichiarazioni o cavilluncoli vari dopo che il lavoratore intanto è morto.

    E, anche una volta pagata la sanzione cosa cambierebbe? Nel caso che la ditta continui a esiste e non fallisca, continuerebbe a lavorare senza la minima sicurezza sperando che non accada niente.
    Un pò come le assicurazioni auto. Rendi obbligatorie le assicurazioni, rendi meno "protette" le SRL ( rendile più "nominali", in modo da far pagare l'amministratore e non una "responsabilità limitata" ), se l'amministratore della società rischierebbe di finire in galera per aver messo a rischio la salute dei lavoratori, vedi come mette in sicurezza i suoi operai, senza certificati o altro che aumentino le spese di gestione di 1000 volte.


    Quote Originariamente inviata da Reiuky Visualizza il messaggio
    Comunque, stavo notando una cosa inquetantissima in questo post: si approfitta di questo momento di crisi per togliere diritti e sicurezze, con l'appoggio degli stessi lavoratori che "pur di continuare a lavorare..."

    Sia chiaro: non vittimizzo i lavoratori che "pur di continuare a lavorare...": io ce l'ho con quelli che stanno sfruttando il momento!
    Sicuramente c'e' chi in periodi di crisi sfrutta la situazione a proprio vantaggio.
    Lo fanno i politici (lo abbiam visto chi si è fatto nominare senatore...), lo faranno anche gli imprenditori.
    Però dire che tutte le certificazioni per rispondere alla 626, le certificazioni per il trattamento dei dati ( chi sa quanti documenti c'e' bisogno di compilare/preparare/firmare/controfirmare per l'installazione di una telecamera all'interno/esterno di un'azienda? ) etc.etc SERVONO, ce ne passa.
    Spesso ( ho cambiato diverse aziende e in ognuna s'e' dovuto fare ) i corsi sulla sicurezza iniziavano con :
    "Lo so che sono cose banali quelle che diremo, ma dobbiamo trascorrere un'ora insieme e quindi ..... "
    e quel corso, all'azienda costava un botto.
    Serve? No.
    All'azienda occorre che TUTELI con MISURE PREVENTIVE gli incidenti, non che faccia corsi su come usare un attrezzo o cosa indossare vicino ad un macchinario. Quello lo si sa già.


    Quote Originariamente inviata da DvL^Nemo Visualizza il messaggio
    Scusate la durezza, ovviamente mi riferisco a chi "pensa" che morire di lavoro ( nel caso dell'Ilva ovviamente si parla di tumori ) sia "meno grave" che non morire di fame ( tra l'altro nemmeno i barboni in Italia muoiono di fame ).. Secondo me questa gente non ha vissuto il supplizio di vedere una persona cara andarsene via a causa di questa bruttissima malattia e spero per loro che non gli capiti mai..
    Entro a gamba tesa... c'e' un'intera regione ( e si stanno scoprendo altre zone in tutta Italia ) che è stata contaminata con la compiacenza di diverse figure politiche ( amministratori locali, politici, forze dell'ordine... ) e nessuno finirà in galera ( se non i pesci piccoli )... che facciamo...quelle saranno morti di serie B?

    Il problema non è "LA SICUREZZA", ma "LE CERTIFICAZIONI" che ti impongono dei costi esorbitanti. La sicurezza è SACROSANTA, i manuali di certificazioni per prendere la polvere, no.
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  6. #46
    Utente di HTML.it
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    Quanta ipocrisia vedo in questo post...

    A tutti quelli che la Sicurezza è sacrosanta: voglio proprio vedere se tutti i vostri acquisti sono fatti su prodotti di aziende che pensano che la sicurezza è sacrosanta.

    O ci si allinea al mercato globale e agli altri paesi dell'EU snellendo un po' il discorso burocrazia oppure se dobbiamo pretendere dalle nostre aziende certificazioni e adempimenti esagerati allora pretendo che si compri solo da aziende con certificazioni e adempimenti esagerati.

    Altrimenti poi è comodo lamentarsi che l'italia sta morendo se la ammazziamo con le nostre mani (noi civili qualsiasi).

    (con questo non dico che bisogna rinunciare alla sicurezza sul lavoro, dico che bisogna attuarla in maniera intelligente, renderla produttiva non un costo, un pezzo di carta da appendere all'ingresso degli uffici che tanto non leggerà nessun cliente)
    Ultima modifica di Sir Iano; 28-07-2014 a 12:01

  7. #47
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    Quote Originariamente inviata da saucer Visualizza il messaggio
    Non penso che una ditta "poco seria" obbligata ad esser certificata, permetta ai suoi operai di applicare tutte le norme di sicurezza ogni giorno.
    Anzi, penso che una volta spesi i soldi ( migliaia .... MIGLIAIA di euro !!!!) per un documento che occuperà solo spazio sugli scaffali, gli operai dovranno lavorare ancor più velocemente per guadagnare i soldi spesi ed il tempo perso.

    Poi vogliam parlare del documento?
    Migliaia di euro per una copia uguale a quella di altre 100 aziende.
    Quanto può esser utile? Quanto può realmente valere?



    Un pò come le assicurazioni auto. Rendi obbligatorie le assicurazioni, rendi meno "protette" le SRL ( rendile più "nominali", in modo da far pagare l'amministratore e non una "responsabilità limitata" ), se l'amministratore della società rischierebbe di finire in galera per aver messo a rischio la salute dei lavoratori, vedi come mette in sicurezza i suoi operai, senza certificati o altro che aumentino le spese di gestione di 1000 volte.




    Sicuramente c'e' chi in periodi di crisi sfrutta la situazione a proprio vantaggio.
    Lo fanno i politici (lo abbiam visto chi si è fatto nominare senatore...), lo faranno anche gli imprenditori.
    Però dire che tutte le certificazioni per rispondere alla 626, le certificazioni per il trattamento dei dati ( chi sa quanti documenti c'e' bisogno di compilare/preparare/firmare/controfirmare per l'installazione di una telecamera all'interno/esterno di un'azienda? ) etc.etc SERVONO, ce ne passa.
    Spesso ( ho cambiato diverse aziende e in ognuna s'e' dovuto fare ) i corsi sulla sicurezza iniziavano con :
    "Lo so che sono cose banali quelle che diremo, ma dobbiamo trascorrere un'ora insieme e quindi ..... "
    e quel corso, all'azienda costava un botto.
    Serve? No.
    All'azienda occorre che TUTELI con MISURE PREVENTIVE gli incidenti, non che faccia corsi su come usare un attrezzo o cosa indossare vicino ad un macchinario. Quello lo si sa già.




    Entro a gamba tesa... c'e' un'intera regione ( e si stanno scoprendo altre zone in tutta Italia ) che è stata contaminata con la compiacenza di diverse figure politiche ( amministratori locali, politici, forze dell'ordine... ) e nessuno finirà in galera ( se non i pesci piccoli )... che facciamo...quelle saranno morti di serie B?

    Il problema non è "LA SICUREZZA", ma "LE CERTIFICAZIONI" che ti impongono dei costi esorbitanti. La sicurezza è SACROSANTA, i manuali di certificazioni per prendere la polvere, no.

    Quindi la risposta è "via tutta la sicurezza!!!ONE!!!" ?

    La sicurezza è sacrosanta! Va fatta meglio? nessuno dice il contrario. Va snellita? Idem. Ma qui c'è gente che vuole eliminarla!
    A volte penso che, nel darci l'intelletto, la natura sia stata più sadica che generosa.

  8. #48
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da Reiuky Visualizza il messaggio
    Quindi la risposta è "via tutta la sicurezza!!!ONE!!!" ?

    La sicurezza è sacrosanta! Va fatta meglio? nessuno dice il contrario. Va snellita? Idem. Ma qui c'è gente che vuole eliminarla!
    Le ultime 2 righe del mio post erano :
    LA SICUREZZA E' SACROSANTA, LE CERTIFICAZIONI NO.

    Fammi capire... per la sicurezza viene chiesto di utilizzare apparecchiature CERTIFICATE.
    La cosa scandalosa è che c'e' un significato intrinseco in questa frase, cioè che sul mercato possano esserci apparecchiature NON SICURE. E questo E' PEGGIO degli incidenti sul lavoro, perchè poi i rischi si verificano in casa dove ad utilizzare tali apparecchiature non sono persone "esperte".
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  9. #49
    Utente di HTML.it L'avatar di Reiuky
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    Quote Originariamente inviata da saucer Visualizza il messaggio
    Le ultime 2 righe del mio post erano :
    LA SICUREZZA E' SACROSANTA, LE CERTIFICAZIONI NO.

    Fammi capire... per la sicurezza viene chiesto di utilizzare apparecchiature CERTIFICATE.
    La cosa scandalosa è che c'e' un significato intrinseco in questa frase, cioè che sul mercato possano esserci apparecchiature NON SICURE. E questo E' PEGGIO degli incidenti sul lavoro, perchè poi i rischi si verificano in casa dove ad utilizzare tali apparecchiature non sono persone "esperte".
    Le certificazioni servono per attestare che vengano prese le precauzioni.

    Il principio che si diceva sopra, nessuna certificazione e puniamo l'azienda per gli incidenti, non funziona.
    A volte penso che, nel darci l'intelletto, la natura sia stata più sadica che generosa.

  10. #50
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da Reiuky Visualizza il messaggio
    Le certificazioni servono per attestare che vengano prese le precauzioni.

    Il principio che si diceva sopra, nessuna certificazione e puniamo l'azienda per gli incidenti, non funziona.
    Mantenere le certificazioni ( con il loro costo ) e cercar di essere competitivi con quelli che producono all'estero lo stesso prodotto senza le certificazioni ( o con certificazioni + blande ), non funziona uguale.

    Vuoi essere competitivo con una qualsiasi azienda cinese? Abbiamo già visto i risultati.
    Il "made in Italy", tranne sporadiche aziende, sono tutti lavori cinesi, dove vengono "rifiniti" ( con una semplice etichetta cucita sul prodotto ) e spacciato per Italiano....
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